Le patologie ostruttive polmonari, essenzialmente ma non solo, Asma e BPCO, in base alla prevalenza stimata, colpiscono circa 10 milioni di italiani. Ne deriva che un così alto numero di soggetti affetti da tale patologia non può essere gestito in ambiente specialistico, ma necessariamente e principalmente nelle Cure Primarie. I dati del database Health Search ci aiutano ad evidenziare alcune criticità gestionali delle patologie ostruttive.
La BPCO purtroppo lamenta una sotto diagnosi in Medicina Generale che sfiora il 50% e che è a carico soprattutto degli stadi iniziali di malattia. In effetti, la diagnosi viene fatta spesso in stadi avanzati di malattia o dopo un’ennesima riacutizzazione, quando si manifesta il sintomo che maggiormente mette in allarme i pazienti potenzialmente affetti da BPCO, cioè la dispnea. La prevalenza di Asma in Medicina Generale è invece in linea con la prevalenza attesa. Entrambe le patologie, però, risentono di un’altra criticità: la diagnosi è ancora troppo spesso basata solo su elementi clinici, in assenza dell’esame funzionale che dimostri la presenza dell’ostruzione respiratoria. E se per l’Asma le linee guide ammettono la diagnosi clinica, ma con necessità di conferma con le indagini strumentali adatte, nel caso della BPCO, come ribadito anche nella Nota 99, il sospetto diagnostico può essere guidato dai sintomi e dalla presenza di fattori di rischio, ma la diagnosi deve essere basata sulla spirometria con test di broncodilatazione.
Tutto quanto esposto giustifica la necessità di un percorso formativo – ed è la finalità di questo corso – destinato a fornire ai MMG conoscenze e competenze di elevato livello in grado di affrontare in modo efficiente ed efficace, in piena concordanza con le indicazioni del Piano Nazionale Cronicità, le criticità assistenziali sopra esposte e sostenere il loro impegno nella gestione complessiva (preventiva, diagnostica clinica e strumentale, terapeutica) dei loro pazienti con patologie respiratorie ostruttive, pur nella consapevolezza dell’importante ruolo della medicina specialistica ed ospedaliera per i casi in cui l’assistenza domiciliare non dovesse essere più sufficiente.
La necessità assoluta di un percorso formativo adeguato è ulteriormente sostenuta dalla recente pubblicazione del documento GOLD 2023 che introduce notevoli cambiamenti in tema di BPCO (definizione, individuazione di tipologie di pazienti con fattori di rischio, stadiazione di gravità iniziale del paziente BPCO, terapia iniziale o di mantenimento, riacutizzazioni).
STRUTTURA DEL CORSO
Il corso si articola in tre fasi: la prima di presentazione del corso e degli obiettivi formativi e spiegazione della piattaforma dedicata la seconda di formazione sul campo con supervisione di tutor, richiede ai partecipanti di raccogliere una casistica di pazienti con sospetta o certa patologia respiratoria ostruttiva, eseguire una spirometria e inviare la documentazione in supervisione al tutor assegnato al fine di ricevere feedback sull’impostazione di ciascun caso.
La terza ed ultima fase del percorso formativo comprende una sessione Webinar nel corso della quale saranno ripresi e discussi gli elementi fondamentali emersi dal percorso formativo con particolare attenzione alle attività svolte durante la fase di formazione sul campo.